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Cittadinanza per discendenza (Iure Sanguinis)

Secondo il principio dello ius sanguinis (diritto per sangue), è cittadino italiano il discendente di avo italiano, senza limite generazionale.
È pertanto necessario dimostrare con certificati di registro civile la linea diretta di discendenza con l’antenato italiano nato in Italia (chiamato dante causa) fino al richiedente.
Se l’antenato italiano è diventato cittadino brasiliano prima del 1992, i figli nati dopo il decreto di naturalizzazione e i loro discendenti non hanno diritto al riconoscimento della cittadinanza italiana.

I figli (o discendenti) di una donna italiana che abbia sposato uno straniero, nati prima del 1 gennaio 1948, non hanno diritto al riconoscimento.

I minori di 18 anni i cui genitori sono già cittadini italiani devono essere registrati presso il Consolato.
Questo non è un caso di riconoscimento della cittadinanza italiana, ma semplicemente una richiesta di trascrizione di un atto di stato civile.
Per ulteriori informazioni in merito, consultare la sezione Stato Civile di questo sito Web.

I figli maggiorenni di cittadini italiani che non abbiano l’atto di nascita trascritto presso un comune italiano devono invece richiedere il riconoscimento della cittadinanza, seguendo le istruzioni di questa pagina.

Dove richiedere il riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis.

Il riconoscimento della cittadinanza iure sanguinis può essere richiesto all’estero presso gli Uffici Consolari.
Il Consolato d’Italia a Recife è territorialmente competente per le richieste presentate dai discendenti di italiani residenti nel NordEst del Brasile e più precisamente negli Stati di Alagoas, Bahia, Ceará, Maranhão, Paraíba, Pernambuco, Piauí, Rio Grande do Norte e Sergipe.

Spetta agli interessati, e non all’Ufficio consolare, reperire la documentazione da presentare insieme alla richiesta.