I documenti di stato civile delle persone ancora in vita hanno 6 mesi di validità e quelli delle persone già decedute devono essere stati emessi dopo il decesso ed essere comunque in buono stato di conservazione e leggibilità.
Tutti i certificati devono essere presentati in originale e rimarranno depositati presso l’archivio di questo Consolato.
Tutti i certificati registrati fuori dall’Italia devono essere presentati in formato “inteiro teor” (verbo ad verbum) con tutte le annotazioni, munite dell’Apostille, con traduzione fatta dalla lingua originale direttamente all’Italiano da traduttore giurato, anche essa munita dell’Apostille.
Si consiglia di vedere le informazioni riguardo l’Apostille nella pagina:
Traduzione e legalizzazione dei documenti – Consolato d’Italia Recife (esteri.it)
Per famiglie con più di un richiedente presso questa sede Consolare non è necessario presentare varie copie degli stessi documenti degli ascendenti in comune, basta che una persona della famiglia presenti i documenti e fornisca l’autorizzazione di utilizzo per il processo degli altri richiedenti.
Nessun Consolato in Brasile ha accesso a documenti presentati presso altri uffici consolari. Se la documentazione degli ascendenti non è stata presentata presso questa sede dovrà essere prodotta dai richiedenti.
Eventuali errori presenti nei certificati da presentare per il riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis dovranno essere corretti. Si consiglia la verifica dei dati nei certificati subito dopo la loro emissione per prevenire che gli errori causino difficoltà e ritardi nel riconoscimento della cittadinanza e più costi ai richiedenti.
Questo Consolato si riserva il diritto di richiedere all’interessato documentazione addizionale nel caso sorgano dubbi in fase di analisi della richiesta di riconoscimento della cittadinanza.
In base alla legge n. 89/2014, il riconoscimento della cittadinanza prevede l’obbligo al pagamento di 600 euro da parte di qualsiasi persona maggiorenne che presenti la richiesta. La documentazione prodotta verrà accettata, per la successiva analisi, solo in presenza della ricevuta dell’avvenuto pagamento. Le istruzioni per il pagamento saranno fornite dal settore cittadinanza di questo Consolato d’Italia a Recife tramite mail dopo la conferma dell’appuntamento. Il predetto pagamento deve essere fato direttamente a questo Consolato visto che le richieste di cittadinanza iure sanguinis non possono essere presentate da procuratori neanche presso gli uffici dei Consolati onorari.
1. Documenti riguardanti il Dante Causa
(cittadino italiano emigrato)
- Atto di Nascita originale (Estratto dell’Atto di Nascita) emesso dal Comune e che riporti l’informazione riguardo la cittadinanza del nominativo dell’atto. Tale certificato dovrà essere richiesto dalla persona interessata direttamente al Comune di origine del Dante Causa.
- Certificato negativo di naturalizzazione rilasciato dal Ministero di Giustizia del Brasile e rispettiva traduzione eseguita da traduttore giurato, entrambi muniti dell’Apostille. Si precisa che detto documento dovrà riportare le variazioni del nome e/o cognome eventualmente risultanti nei certificati e/o che siano stati rettificati giudizialmente. A tal riguardo, si precisa che l’eventuale naturalizzazione dell’ascendente italiano non impedisce la trasmissione della cittadinanza a condizione che la naturalizzazione sia avvenuta dopo l’entrata in vigore della legge n.91/92 o dopo la nascita dei figli. In tali casi si dovrà presentare il Certificato di Naturalizzazione in originale (fronte e retro), con Apostille e relativa traduzione giurata, anch’essa munita dell’Apostille.
- Nei casi in cui il dante causa abbia vissuto in altri Paesi oltre l’Italia ed il Brasile, sarà altresì necessario produrre il certificato negativo o positivo di naturalizzazione presso le autorità competenti di ogni Paese. Questo certificato dovrà essere presentato insieme a rispettiva traduzione eseguita da traduttore giurato, entrambi muniti dell’Apostille.
- Certificati di Matrimonio, eventuali divorzi e certificato di Morte – rilasciati in originale (2ª via/duplicato) nella forma “de inteiro teor” (verbo ad verbum), muniti dell’Apostille e di relativa traduzione giurata in lingua italiana, anch’essa con apostille. Se il matrimonio è stato celebrato in Italia o se risulta già trascritto presso il Comune competente, occorre presentare l’Estratto di matrimonio o certificato plurimo rilasciato dal Comune di competenza. Se invece l’ascendente italiano si è sposato più di una volta, sarà necessario presentare tutti gli atti di matrimonio e eventuali divorzi o certificati di morte dei coniugi.
- Infine, se il Dante Causa ha contratto matrimonio, si sia divorziato o risulti deceduto in un altro Paese, sarà necessario reperire i documenti presso il Paese dove l’atto è stato registrato.
2. Documenti riguardanti gli ascendenti e il richiedente
- Tutti i documenti di stato civile emessi fuori dall’Italia (atti di nascita, matrimonio, morte, adozione e divorzio) dovranno essere presentati in “2ª via originale” e in formato “de inteiro teor”, con Apostille nonché provvisti di traduzione giurata in lingua italiana, con la relativa Apostille. Per quanto riguarda la documentazione relativa a divorzio, si prega di vedere le istruzioni in Stato Civile.
OSS: L’ordinamento italiano non prevede la sostituzione di alcun certificato di registro civile con il certificato dell’evento successivo oppure con le annotazioni che risultino a margine di altro certificato. È necessario presentare tutti i certificati di registro civile. - Per i richiedenti dovranno essere allegati al modulo di richiesta una fotocopia della carta di identità straniera – RG, emessa da non più di 10 anni, o del passaporto valido (non saranno ammessi CNH o carte di categorie lavorative) – e una fotocopia di un comprovante di residenza recente a nome dell´interessato (emesso da non più di 90 giorni). Si consiglia di vedere la lista dei comprovanti di residenza accettati da questo Consolato per l’iscrizione AIRE nella pagina: Anagrafe degli Italiani residenti all’estero (AIRE) – Consolato d’Italia Recife (esteri.it).
Si precisa che la prima richiesta d’iscrizione dopo il riconoscimento della cittadinanza italiana è effettuata dall’Ufficio cittadinanza al Comune competente, non essendo necessario che il richiedente presenti la richiesta tramite il portale FastIt.
Si rammenta che dimostrare l’effettiva residenza è onere esclusivo del richiedente. Questo Consolato si riserva il diritto di richiedere ulteriori documenti.
Conclusione della procedura di riconoscimento della cittadinanza ius sanguinis
Una volta accertato il diritto alla cittadinanza italiana del richiedente questo Consolato trasmetterà la documentazione al Comune di competenza tramite PEC (Posta elettronica certificata) e la stessa mail sarà inviata in copia al richiedente, per conoscenza dei dati e del numero di protocollo. Si precisa tuttavia che la documentazione allegata alla email per il comune viene trasmessa con firma digitale, per sicurezza dei dati, e che soltanto la Pubblica amministrazione italiana può visualizzare tali dati.
Contemporaneamente, il settore cittadinanza di questo Consolato invierà all’interessato una lettera in cui verrà comunicata la conclusione del procedimento di riconoscimento della cittadinanza. Questa lettera non è tuttavia un documento ufficiale e non sarà ritrasmessa al richiedente in caso di smarrimento da parte dell’Ufficio postale.
Si precisa infine che le trascrizioni degli atti e l’iscrizione dei nuovi cittadini nei Registri di Stato Civile, nelle liste elettorali e nell’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero-AIRE è responsabilità del Comune. Per avere informazioni su tali procedure, gli interessati sono pregati di rivolgersi direttamente al Comune di competenza.
Una volta riconosciuta la cittadinanza italiana, vige l’obbligo di informare il Comune, tramite il Consolato italiano competente per la circoscrizione di residenza, circa ogni variazione dello stato civile ed eventuale cambiamento di indirizzo residenziale e/o elettronico. Si consiglia di vedere le pagine di questo sito riguardanti i servizi forniti ai cittadini italiani.